Il fascino discreto della semplicità
Bruno Munari, grande esploratore di tutte le arti visive ed influencer ante litteram, ci offre lo spunto per affrontare il tema.
Chiediamo ausilio anche a Giancarlo Livraghi, milanese, filosofo, pubblicitario e scrittore.
In un suo bellissimo articolo ci inizia ai vantaggi della semplicità e ci ragguaglia sui rischi del semplicismo e sugli svantaggi della complessità tout court.
Ovidio, duemila anni fa, parlava della semplicità come cosa “rarissima ai nostri tempi”. Vero anche oggi, vero anche nel design, a volte.
“Semplicità e armonia sono le qualità che misurano l’autentico valore di ogni opera d’arte”, ecco che ne pensava Frank Lloyd Wright.
La semplicità è dunque una scelta di armonia, la semplicità è eleganza.
C’è una sneaker che incarna le emozioni della non compessità.
In bianco, pura, primordiale. L’orizzonte è spezzato armonicamente dalle linee di taglio in nero che ne modellano l’essenzialità ed il minimalismo, sublimandoli e ponendo al bando la semplicità senza contenuto.
In fondo è la filosofia dell’uomo che la indossa.
Perché anche nella calzatura la semplicità è una complessità risolta e ci sono persone che sono divenute immortali per aver avuto una sola “semplice” intuizione, alla base di ogni grande idea.


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