Moda e arte, una contaminazione (quasi) perfetta.
Nuove icone di design che nascono dal connubio di due essenze, da due filosofie, da due sfere diverse tra loro ma che congiunte e mescolate portano a nuovi percorsi d’ispirazione. Da più di un secolo oramai, molti artisti sono chiamati dalle grandi maison di moda per creare delle vere e proprie collezioni “opere d’arte” o delle limited edition.
Chi non vorrebbe veder sfilare look ispirati alla Primavera del Botticelli? O alle Ninfee impressioniste di Monet? Ed infatti così è stato in questi ultimi anni. La passerella della Venere del famoso artista fiorentino ha incantato tutti qualche anno fa. Per non parlare dei modelli con le rappresentazioni artistiche del Pontormo, dalla vena sperimentale e anticlassicista. C’è chi ha persino creato look ispirati ai costumi storici e all’arte del Medioevo e del Rinascimento o chi ha preso ispirazione dalle uniformi dei soldati mercenari dei Lanzichenecchi. Di grande impatto anche i richiami alla tappezzeria del XVIII secolo. Anche le scarpe hanno viaggiato nel tempo, come i sabot appuntiti in raso, i preferiti da Maria Antonietta, regina di Francia, ma rivisitati secondo le nuove tendenze stilistiche.
Se la moda e l’arte sono già a braccetto, l’incontro con il mondo digital è appena avvenuto. E da qui le nuove figure dei digital artist e degli illustratori che rielaborano le tendenze a livello virtuale.
Come tutte le migliori coppie, anche la moda e l’arte sono in sintonia “quasi” perfetta. Un “quasi” che nasce dalla sostanziale differenza di utilità di queste due sfere. Da una parte la natura commerciale della moda e del fashion, dall’altra, contrapposta, la libertà di espressione artistica dell’arte, non soggetta alle regole del mercato. Nonostante questo però, l’abbraccio tra moda e arte è sempre più stretto ed è in continua evoluzione nel creare una contaminazione, dall’accezione positiva, sempre più unica e ricercata.
Chi non vorrebbe veder sfilare look ispirati alla Primavera del Botticelli? O alle Ninfee impressioniste di Monet? Ed infatti così è stato in questi ultimi anni. La passerella della Venere del famoso artista fiorentino ha incantato tutti qualche anno fa. Per non parlare dei modelli con le rappresentazioni artistiche del Pontormo, dalla vena sperimentale e anticlassicista. C’è chi ha persino creato look ispirati ai costumi storici e all’arte del Medioevo e del Rinascimento o chi ha preso ispirazione dalle uniformi dei soldati mercenari dei Lanzichenecchi. Di grande impatto anche i richiami alla tappezzeria del XVIII secolo. Anche le scarpe hanno viaggiato nel tempo, come i sabot appuntiti in raso, i preferiti da Maria Antonietta, regina di Francia, ma rivisitati secondo le nuove tendenze stilistiche.
Se la moda e l’arte sono già a braccetto, l’incontro con il mondo digital è appena avvenuto. E da qui le nuove figure dei digital artist e degli illustratori che rielaborano le tendenze a livello virtuale.
Come tutte le migliori coppie, anche la moda e l’arte sono in sintonia “quasi” perfetta. Un “quasi” che nasce dalla sostanziale differenza di utilità di queste due sfere. Da una parte la natura commerciale della moda e del fashion, dall’altra, contrapposta, la libertà di espressione artistica dell’arte, non soggetta alle regole del mercato. Nonostante questo però, l’abbraccio tra moda e arte è sempre più stretto ed è in continua evoluzione nel creare una contaminazione, dall’accezione positiva, sempre più unica e ricercata.
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