Il colore delle emozioni
Haruki Murakami ha detto che ogni persona ha un suo proprio colore, una tonalità la cui luce trapela appena appena lungo i contorni del corpo. Una specie di alone. Come nelle figure viste in controluce.
Cesare Pavese ogni mattina usciva per le strade a cercare i colori. Chissà quali.
Picasso pensava che i colori, come i lineamenti, seguono i cambiamenti delle emozioni, per Kandinsky il colore è un potere che influenza direttamente l’anima.
Il grande potere dei colori lo definisce anche Cezanne quando dice che la luce è una cosa che non può essere riprodotta ma deve essere rappresentata attraverso un’altra cosa, attraverso il colore.
Stati d’animo, esperienze, emozioni, sensazioni, ricordi. C’è un colore per tutto, anche per l’amore, il caos, la serenità. Ci sono anche i sogni a colori.
Giallo, rosso e blu sono i colori puri, quelli primari. Tutti gli altri partono da qui, poi la Natura lascia spazio all’umana creatività, tecnica e cultura.
C’è un’arte antica e manuale che permette di catturare il colore conferendo ad esso un aspetto opalescente e raffinato che si utilizza per le calzature luxury. E’ la tamponatura a mano ovvero quando sfumature e tonalità divengono irripetibili, uniche, grazie ai piccoli e grandi segreti dell’artista.
I colori ci circondano, acquisiscono simbologie, ci guidano, ci capiscono. Parlano di noi, di chi siamo e di come stiamo oggi.




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