“Casablanca” compie 77 anni ed ispira la moda
Un capolavoro assoluto. “Casablanca” compie 77 anni ed ancora oggi ispira la moda. Questo film trascende il concetto di produzione cinematografica e quando uscì nelle sale, nel lontano 1942, incantò il pubblico. Il fascino irresistibile di Ingrid Bergman e lo sguardo magnetico di Humphrey Bogart fanno di Casablanca un successo mondiale.
E sarà proprio l’eterea Ingrid con i suoi look dal sapore marocchino ad ispirare la moda. Ed è proprio la moda ad occupare una delle posizioni dominanti che emergono all’interno del film, considerato da molti come una pellicola dalle vere e proprie capacità premonitrici.
I costumi scelti rivelano tutta la freschezza di abiti indossati quasi in un contesto dalle sfumature tropicali. I look racchiudono l’origine delle volumetrie di Giorgio Armani e la morbidezza dei tessuti di Jacquemus e l’estro tessile di molti altri stilisti.
La prima apparizione della Bergman è una visione sensuale e delicata che colpisce subito con il bianco ottico della sua mise pantaloni e camicia. E poi i completi dal busto stretto caratterizzati quasi da uno strutturalismo rigido sempre però in coordinato con l’ambiente e la cultura circostante marocchina. Elegantissimi i pantaloni palazzo con fascia in vita accostati a camice dalle stoffe leggere.
Casablanca ha fatto la moda, trasformando il dettaglio, da accessorio, ad un vero e proprio protagonista come spille e cappelli in paglia quasi trasparenti. Il film è stato da sempre considerato come un vero e proprio dogma scolastico, un micro-cosmo spazio-temporale a cui gran parte degli stilisti, ancora oggi, si ispirano.
“Ma vi siete mai chiesto se ne vale proprio la pena, se il gioco vale la candela? Sarebbe come chiedere perché respiriamo. Se non respiriamo moriamo, se noi cessassimo di combattere il mondo perirebbe. E che importa? Così finirebbero le sue miserie. Sapete a chi somigliate? A un uomo che cerca di convincere se stesso di qualcosa a cui egli non crede. Ognuno ha il suo destino, buono o cattivo che sia. Sì, capisco bene. Non si direbbe. Si direbbe invece che cerchiate di sfuggire a voi stesso: non ci riuscirete mai.”
“Casablanca, 1942”
E sarà proprio l’eterea Ingrid con i suoi look dal sapore marocchino ad ispirare la moda. Ed è proprio la moda ad occupare una delle posizioni dominanti che emergono all’interno del film, considerato da molti come una pellicola dalle vere e proprie capacità premonitrici.
I costumi scelti rivelano tutta la freschezza di abiti indossati quasi in un contesto dalle sfumature tropicali. I look racchiudono l’origine delle volumetrie di Giorgio Armani e la morbidezza dei tessuti di Jacquemus e l’estro tessile di molti altri stilisti.
La prima apparizione della Bergman è una visione sensuale e delicata che colpisce subito con il bianco ottico della sua mise pantaloni e camicia. E poi i completi dal busto stretto caratterizzati quasi da uno strutturalismo rigido sempre però in coordinato con l’ambiente e la cultura circostante marocchina. Elegantissimi i pantaloni palazzo con fascia in vita accostati a camice dalle stoffe leggere.
Casablanca ha fatto la moda, trasformando il dettaglio, da accessorio, ad un vero e proprio protagonista come spille e cappelli in paglia quasi trasparenti. Il film è stato da sempre considerato come un vero e proprio dogma scolastico, un micro-cosmo spazio-temporale a cui gran parte degli stilisti, ancora oggi, si ispirano.
“Ma vi siete mai chiesto se ne vale proprio la pena, se il gioco vale la candela? Sarebbe come chiedere perché respiriamo. Se non respiriamo moriamo, se noi cessassimo di combattere il mondo perirebbe. E che importa? Così finirebbero le sue miserie. Sapete a chi somigliate? A un uomo che cerca di convincere se stesso di qualcosa a cui egli non crede. Ognuno ha il suo destino, buono o cattivo che sia. Sì, capisco bene. Non si direbbe. Si direbbe invece che cerchiate di sfuggire a voi stesso: non ci riuscirete mai.”
“Casablanca, 1942”
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